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Curiosità

Sono molte le storie e gli aneddoti che si raccontano sul mondo Mate, ve ne raccontiamo qualcuno:

  1. L’usanza vuole che chi prepara il mate sia il proprietario di casa e si chiama “cebador”. Un errore molto comune degli stranieri, ai quali vien offerto il mate o tereré, è che dicono grazie nel riceverlo.
    Questo per il “cebador” significa che non si vuole più bere il mate e al prossimo giro vi salterà. Per cui se vi piace la bevanda e ne volete ancora, ricordatevi di non dire “gracias"!

  2. In Argentina, 256 milioni di chili di yerba mate vengono consumati ogni anno, il che implica un consumo annuo pro capite di circa 6,4 chili.

  3. Nel 1616, l’allora governatore di Buenos Aires Hernando Arias de Saavedra proibì l’erba mate. Il governatore dichiarò guerra alla yerba mate arrivandola a definire “chiara suggestione del demonio” o  “vizio abominevole” che “rende gli uomini fannulloni, totale rovina della terra”

  4. La yerba mate è presente in oltre il 90% delle famiglie argentine, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Yerba Mate. Inoltre l’aumento delle esportazionI è stato trainato dalle vendite in Siria, principale mercato estero, in Cile, secondo destinazione estera, e dalla presenza costante di ‘comunità di materos’ negli Stati Uniti e diversi paesi del Vecchio continente.

  5. Papa Francesco, date le sue origini argentine, apprezza il mate: una volta, in un’intervista, ha rivelato che questa bevanda lo aiuta a trovare l’energia per affrontare i suoi tanti impegni.

  6. In Italia, c’è un paesino, Lungro, in provincia di Cosenza, dove bere mate è un rito proprio come in Sud America. Pare che la bevanda sia arrivata qui negli anni 50 con gli emigrati italiani di ritorno dall’Argentina e da allora è diventata una tradizione. Un’artista del paese ha aperto anche una sorta di Casa museo del mate.

  7. In argentina il mate è una tradizione talmente radicata che i produttori di elettrodomestici hanno inserito nei bollitori l'opzione mate che porta automaticamente l'acqua a 75°.

 

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